Il ritorno dell'Albino...

di Michele Iurillo

Dopo gli ultimi sviluppi all'IFA di Berlino è ora ufficiale: la Giunti Multimedia distribuirà i prodotti Amiga Technlogies in Italia. Siamo andati nella sede della Giunti Multimedia e tra diverse centinaia di milioni di apparecchiature e qualche Indigo Extreme abbiamo incontrato Albino Bertoletti.
Il contatto con l'Italia ora c'è ed è affidato ai "vecchi amici" di via Fulvio Testi. No la Commodore Italia non c'è più ma saranno ancora i vari Bertoletti, Caurla e Lamon ad occuparsi di Amiga in Italia. Questa notizia che rimbalzava direttamente dai nostri luoghi di villeggiatura non ci ha colti di sorpresa. Siamo andati a trovare (vp7)Albino Bertoletti(vp5) nel suo ufficio di Milano per avere qualche chiarimento.


M.I.: Gira e rigira ritroviamo ancora con il Dott. Bertoletti ci sembra ieri. Cosa è successo in questi anni?


A.B.:Sono stato in Commodore per ben 7 anni ed ero affezionato a tutto l'ambiente. Sono 7 anni che non posso dimenticare. Nel Febbraio del'92 ho lasciato il timone è ho fondato insieme alla Giunti: la Giunti Multimedia una società solida con ambizioni e un background tecnico invidiabile. L'anno scorso abbiamo fatturato 7 miliardi, lavoriamo con la Comunità Europea per alcuni progetti di grande importanza e lavoriamo con la Philips che è il nostro miglior partner. Il contatto con l'Amiga Technologies è nato dalla vecchia amicizia che mi lega a Petro Tyschtschenko. Una persona con cui ho lavorato bene negli anni migliori della Commodore International. E' stato lui a chiamarmi per una serie di consigli. La telefonata è presto diventata una conversazione interessante. Una conversazione che ci ha portato ad un contratto in esclusiva con la Amiga Technoloogies/Escom fino al 31/12/97 firmata recentemente al IFA di Berlino. Esclusiva che non potevamo non esigere perché dobbiamo investire su questa operazione e non possiamo rischiare di lavorare per gli altri.
Per organizzare la distribuzione ci affideremo in alcune zone a distributori regionali e in altre zone a agenti. Tutto personale che già ha lavorato con il prodotto Amiga. L'idea è la stessa dei Commodore Point anche se vorremmo organizzare il discorso meglio dal punto di vista della selezione del punto vendita. Il nostro obbiettivo di vendita nel periodo che va dai primi di ottobre alla fine dell'anno è di 10.000 unità Amiga 1200 con e senza hard disk e ben 500 Amiga 4000 Tower (quest'ultima cifra è un po' impegnativa). Dobbiamo vedere come reagisce il mercato. Poi ci sono altri prodotti...



M.I.: Gli I-Glasses ?


A.B.: Si... Un buon prodotto di cui abbiamo il contratto in esclusiva. Contiamo di venderne un migliaio di pezzi entro fine d'anno.


M.I.: Da quello che abbiamo "carpito" su Internet ci saranno due versioni. Una Amiga e una PC...


A.B.: No. Non esiste una versione "Amiga". La prima versione si può collegare a qualsiasi uscita videocomposita e di conseguenza ad Amiga, CD32 e CDTV oltre ad una serie evidente di altre periferiche come videoregistratori, videodischi e altre apparecchiature non propriamente "informatiche". La seconda versione permette anche una navigazione virtuale e si collega direttamente al PC. Nell'offerta di questa seconda periferica vengono forniti già diversi giochi "3D" contenuti in un CD-ROM. Il prodotto è nuovissimo ma per Natale dovremo riuscire ad avere una 40 di pezzi.


M.I.: La Virtual Products produttrice degli I-Glasses è stata acquistata dalla Amiga Technologies?


A.B.: No. E' una ditta californiana di cui l'AT/ESCOM ha l'esclusiva per l'Europa. Al prossimo SMAU daremo diversi prodotti in prova a distributori interessati come la RS di Bologna (ex. GVP). Purtroppo non abbiamo uno spazio adeguato allo SMAU e non possiamo proporre subito i nostri prodotti...


M.I.: Da questo punto di vista possiamo aiutarvi noi di Enigma. Quest'anno abbiamo uno spazio espositivo più grande al padiglione 17 di 35 metri quadrati dove avevamo previsto una zona Amiga... Nella passata edizione dello SMAU c'era un solo Amiga in tutta la fiera... Ed era al nostro Stand. Per quest'anno avevamo già contattato la Amiga Technologies ma Gilles Bourdin ha detto che non poteva fornirci le macchine con sicurezza. Su queste macchine volevamo portare una connessione Slip/PPP con dimostrazioni di Internet e del World Wide Web e software di modellazione professionale com Real 3D e Lightwave in dimostrazione. Se vi può interessare... Servono solo le macchine...


A.B.: Vedremo di fornirvele. Non ci sono problemi. Piuttosto... Voi che conoscete lo stato delle cose. C'è ancora una nicchia di mercato per queste macchine?


M.I.: Il mercato c'è. Gli utenti sono rimasti fedeli. L'amighista tipo è molto fedele. Ma soprattutto è intollerante ed intransigente. L'amighista tipo non può avere un PC. Non riesce a usarlo anche se adesso con Windows 95 forse arriveranno concetti come multitasking e interattività. Prima per un amighista usare Windows era una cosa veramente frustrante, piuttosto egli comprava tutto ciò che c'era in circolazione per tenersi informato (riviste anche estere) e reperiva tutto lo shareware possibile. Ora tocca a voi far vedere che c'è una azienda che si occupa di Amiga anche in Italia.


A.B.: Come possiamo fare per mettere su Internet questa notizia. Mi riferisco al fatto della distribuzione della Amiga Technologies in Italia?


M.I.: Ci penseremo noi. Questa notizia andrà sulla nostra rivista telematica. Poi realizzeremo un documento che manderemo direttamente ad Urban Mueller curatore di Aminet... Bene. Affrontiamo subito il discorso cruciale. E' arrivato un fax a gran parte dei rivenditori da una ditta del nord Italia con alcuni prezzi spaventosi...


A.B.: Si sono prezzi spaventosi. Ma non così poi lontani dalla realtà. La DBLine, giusto per non fare nomi, che ha portato avanti questa iniziativa lo ha fatto partendo da un offerta dalla Germania con un ricarico piuttosto sostanzioso. I prezzi che possiamo già accennare per i prodotti Amiga sono più bassi rispetto a quanto comunicato dalla ditta varesina di circa un buon 15% in meno. E quindi poco più di un milione per l'Amiga 1200 senza hard disk (contro il 1.300.000 della Dbline), 1.300.000 o 1.400.000 per la versione con Hard disk r software (contro gli 1.600.000 della Dbline)...


M.I.: Questo vuole dire che l'A4000T andrà a 7 milioni nei negozi...

A.B.: Più o meno 7 milioni per l'A4000T


M.I.: Con questi prezzi non pensa che l'operazione di distribuzione in Italia nasca già morta?



A.B.: Noi abbiamo fatto una scelta di ricarico minimo perché il prodotto ha già un costo elevato. Lavorare senza ricarico è impossibile come può immaginare. La Escom ha scelto una politica di vendita a prezzi elevati perché vuole recuperare al più presto l'investimento iniziale.


M.I.: Secondo lei il fatto di aver concentrato l'operazione in Europa e negli USA ha fatto elevare il prezzo finale delle macchine? Ci risulta che l'A1200 venga prodotto a Bordeaux in Francia e che l'A4000T venga realizzato negli USA e assemblato in Germania.

A.B.: Mi risulta che il 1200 venga prodotto in Scozia e assemblato in Francia poi spedito o nei magazzini tedeschi o direttamente ai distributori nazionali come nel nostro caso visto la vicinanza con Bordeaux. La mano d'opera in zone protette come la Scozia costa meno e alla fine non dovrebbe esserci grande differenza. Il prezzo è elevato perché la ESCOM vuole recuperare l'investimento alla svelta. Questi sono tedeschi...(ride) lavorano in un certo modo...

M.I.: Ci sono dei prezzi ufficiali che potete già comunicare?

A.B.: Non ci sono dei prezzi ufficiali c'è solo un prezzo suggerito. Poi dipende dal punto vendita e dal suo ricarico. I nostri prezzi suggeriti sono: 1.000.000 + Iva per il 1200 senza hd, 1.300.000 + Iva quello con Hard disk e 7.000.000 Iva compresa l'Amiga4000 Tower.


M.I.: Memore di quella che è stata la sua esperienza in Commodore Italia. Quali sono gli errori che non vuole ripetere?

A.B.: Il creare troppi distributori di zona, evitare il sovraccarico di lavoro per i magazzini, evitare lo "scannamento" sui prezzi. Evitare di fornire tutti indistintamente creando concorrenza e margini troppo esigui per i venditori lasciandoli lavorare liberi e non gomito a gomito.

M.I.: Ed ora i piani per il supporto, la distribuzione e l'immagine della Amiga Technologies in Italia.

A.B.: Ci siamo impegnati a mettere fin da questo SMAU una decina di macchine in vari stand (quindi anche nel vostro). Non siamo riusciti come detto a procurarci uno spazio adeguato per dimostrare il nostro ritorno anche perché il contratto è stato firmato ieri (Giovedì 7 Settembre ndr) anche se le trattative erano iniziate a fine Luglio. Faremo una presentazione alla stampa magari con il vostro aiuto. Forniremo il materiale alle riviste per le prove e le recensioni. Ma non faremo altri investimenti per la fine di questo anno anche perché la produzione totale di macchine è limitata alle 100.000 macchine in tutto il mondo e si può affermare tranquillamente che sono già tutte piazzate.

M.I.: I prodotti Giunti Multimedia bloccati per l'improvviso decesso della Commodore International verranno rianimati?

A.B.: Molti titoli sono già pronti. Altri verranno sviluppati se il mercato riprenderà.

M.I.: Come può un editore come la Giunti vendere Personal Computer? E in che modo?

A.B.: Il gruppo Giunti è formato da 23 aziende tra queste ci sono distributori e altre risorse. Poi qui ci sono diverse persone che prima lavoravano in Commodore. C'è il Dott. Bergometti, c'è Stefano Lamon che si occuperà del supporto tecnico per i centri di assistenza. Per il momento non c'è Ettore Caurla che lavora presso un'altra azienda ma contiamo di recuperarlo al più presto.

Ringraziamo il Dott. Bertoletti per la sua disponibilità in questo momento delicato per il rilancio dell'Amiga in Italia.

Questa è solo una parte dell'articolo pubblicato su Enigma Amiga Run in edicola il 22 Settembre e allo SMAU con CD-ROM Aminet 7 allegato.



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